Regista e teorico del teatro tedesco. Iniziatore e principale artefice del
teatro politico in Germania, si iscrisse alla scuola di arte drammatica
König di Monaco. La prima guerra mondiale, durante la quale aveva
combattuto nelle Fiandre, la rivoluzione tedesca e quella russa lo formarono
politicamente e influenzarono in seguito tutta la sua produzione artistica.
Intrapresa la strada del teatro politico, si trasferì dopo la guerra a
Berlino, dove poté assistere al dramma rivoluzionario
Wandelung di
E. Toler, allestito da K.H. Martin. Nel 1920 fondò a Königsberg Das
Tribunal, il teatro tribunale, rappresentandovi lavori di Strindberg, Wedekind e
Sternheim, ma fu presto costretto a chiuderlo. Tornato a Berlino mise in scena,
spesso in locali di fortuna, un repertorio proletario che suscitò molte
critiche. Nel 1923 assunse la direzione del Central-Theater di Berlino per il
quale allestì, in uno stile che venne definito "naturalistico",
Piccolo borghese di M. Gor'kij,
La potenza delle tenebre di L.
Tolstoj e altri spettacoli di alto livello artistico. Nel 1924, alla
Volksbühne, mise in scena
Bandiere di A. Paquet, imperniato sulle
lotte degli operai di Chicago per la giornata lavorativa di otto ore.
L'allestimento di
P. si distinse per il carattere rigorosamente
documentario; il regista, infatti, per rendere più realistica
l'ambientazione, si servì di proiezioni e immagini dei protagonisti
stessi, dando luogo a un tentativo di teatro didascalico-pedagogico, in un
periodo in cui Brecht si esercitava in un'azione consimile in campo letterario.
Stabilitosi a Berlino
P. presentò una serie di spettacoli
"politici", cimentandosi solo nel 1926 con un testo classico,
I
masnadieri di Schiller, apportando interventi sul testo che furono definiti
"brutali". Nel 1927 fondò un proprio teatro conosciuto come
Piscatorbühne, attraverso il quale poté dar libero sfogo alle sue
concezioni innovatrici, allestendo opere come
Oplà, noi viviamo di
E. Toller,
Rasputin e i Romanov di L. Tolstoj e P.E. Scegolëv,
Le
avventure del buon soldato Svejk, riduzione del romanzo di A. Basek. A causa
di difficoltà economiche sorte in seguito alla formazione all'interno del
Piscatorbühne di un teatro-studio,
P. fu costretto a sospendere per
un certo periodo la sua attività, che riprese nel 1929 con
Il mercante
di Berlino di W. Mehring, attaccato con violenza dai nazisti per il suo
messaggio antibellicista. Con l'avvento di Hitler al potere,
P. fu
costretto a lasciare la Germania. Nel 1938 fondò a New York una scuola di
arte drammatica basata sul metodo dell'apprendimento attraverso l'esperienza.
Rientrato in Germania, allestì numerosi spettacoli. Le esperienze
artistiche di P. sono raccolte in
Il teatro politico (1929) (Ulma 1893 -
Starnberg, Baviera 1966).